Per me è un pittore e la sua pittura è generosa e conduce in un valore di penetrazione emotiva. Le sue premesse astratto-concrete trasferiscono il gioco della materia ad una partecipazione della natura. Realtà quindi, anche se trasfigurata, divenuta umana, che percorre sicura il cammino dell'arte visiva nel suo tempo.
Alfonso Amorelli
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Ciro Li Vigni [...] è un autentico disegnatore. I suoi disegni hanno vibrazioni essenziali: una linea intuita, attenta, quasi un denotatum per contrapposizione, equilibrato, una semantica asciutta e rivelata, fatta propria, figuralizzata.
Francesco Carbone
("Il Chiodo": Una iniziativa di giovani artisti, articolo, 1962)
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Li Vigni ha una visione [...] concreta, una pittura [...] corposa. Il suo occhio vede il flusso delle correnti nel mare, il moto lungo delle nubi e la luce è [...] più sinuosa, splende con un chiarore [...] trattenuto.
Marco Valsecchi
(Presentazione, catalogo della mostra "Li Vigni e Panseca",
galleria "Il Chiodo", Palermo, 1963)
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Ciro Li Vigni approda ad una elaborazione stilistica propositiva, densa di cariche emotive e vitali che non si consumano nelle referenze concettuali di cui le sue opere sono intrise. Ciò per la sua capacità di fondere la compostezza della figurazione con una divertita ironia, provocando nell'osservatore quello spaesamento necessario alla stimolazione della curiosità e della decifrazione. Trasformando l'intensità cromatica e la varietà inventiva delle sue opere in una pittura capace di rivelare non solo l'importanza della comunicazione per immagini ma soprattutto di ricordarci che in fondo è ancora l'azione poetica dell'arte a stabilire i valori etici e morali dell'uomo.
Marcello Palminteri
(Ciro Li Vigni o dell'imprevedibilità del segno,
presentazione, pieghevole della mostra
"Ciro Li Vigni: Opere", Scirocco Arte Contemporanea,
Terrasini, 1999)